domenica 16 settembre 2012

Recensione: Il libro delle anime

Il libro delle anime
Glenn Cooper
Titolo originale: Book of souls
Pagine: 421
Casa editrice: Nord
Prezzo: € 19,60

Trama
È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi.

Autore
Glenn Cooper prima di dedicarsi completamente alla scrittura, si è mostrato come un uomo molto versatile passando dall'ambiente scientifico a quello artistico, dove si è fatto conoscere come sceneggiatore e produttore cinematografico. Ora è diventato autore di best-seller internazionali, apprezzato soprattutto in Europa. In Italia i suoi romanzi sono pubblicati dalla Nord.

Recensione
Eccoci finalmente alla recensione di questo libro!
"Il libro delle anime" è il seguito de "La biblioteca dei morti", l'opera prima di Cooper. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un thriller con un forte sfondo storico, senza dimenticare le atmosfere misteriose. Ritroviamo i personaggi protagonisti del primo libro, per Will Piper ci sono ancora problemi e non può starsene tranquillo dopo quanto è successo con la Biblioteca. Un libro si trova in giro per il mondo e in molti stanno tentando di aggiudicarselo.

Il romanzo è di un livello inferiore rispetto al primo libro. Arrivando alla fine della lettura, ci si accorge che manca quel qualcosa in più che avrebbe reso "Il libro delle anime" all'altezza dell'opera prima. Cooper non inserisce alcun rimando a ciò che è già avvenuto, quindi o il lettore si ricorda tutto, oppure faticherà un po' a ripescare all'interno della memoria i nomi dei personaggi che ricompaiono di nuovo sotto i suoi occhi.
La narrazione, anche in questo caso, si sviluppa su diversi piani storici, il che vivacizza la narrazione. Incontriamo personaggi storici di grande rilievo, come Nostradamus, Calvino e, non poteva certo mancare, Shakespeare. Sul piano della contemporaneità, invece, prevale la componente spionistica e avventurosa, molto cinematografica. Cooper amalgama bene il passato con il presente, poiché il lettore scopre cosa è accaduto al libro durante i diversi secoli.
L'analisi dei personaggi rimane abbastanza superficiale e non si verifica un'evoluzione. Lo stile mantiene il ritmo del primo romanzo, scorrevole e non troppo descrittivo. Soprattutto nell'ultima parte della narrazione, lo stile si fa concitato e le vicende accelerano, fino ad arrivare alla fine un po' troppo velocemente.

Il libro rimane comunque piacevole, anche se meno appassionante de "La biblioteca dei morti". La lettura è sconsigliata a chi non ha letto il primo libro, mentre chi l'ha letto e apprezzato, non è obbligato a leggere questo in quanto l'opera prima di Cooper ha un finale chiuso.

Voto: 3/5

I custodi della bibliotecaProssimamente in uscita, sempre per la Nord, "I custodi della biblioteca" terzo libro della trilogia. L'ho scoperto sul nuovo numero de "Il libraio" e dovrebbe uscire tra novembre e dicembre.
Se volete leggere qualche informazione in più riguardo Glenn Cooper, vi rimando a questa intervista.

Nessun commento: