La fattoria degli animali
George Orwell
Titolo originale: Animal farm
Pagine: 125
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: € 8,50
Trama
Gli animali della fattoria Manor decidono di ribellarsi al padrone e di instaurare una loro democrazia. I maiali Napoleon e Snowball capeggiano la rivoluzione che però ben presto degenera. Infatti Napoleon, dopo aver bandito Snowball, introduce una nuova costituzione: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". La dittatura e la repressione fanno riappacificare gli animali con gli uomini che ormai non appaiono più agli exrivoluzionari molto diversi da loro.
Autore
George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950), è stato un giornalista, saggista, scrittore e attivista britannico.
Conosciuto come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del XX secolo. Probabilmente è meglio noto per due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni Quaranta: l'allegoria politica de "La fattoria degli animali" e "1984".
Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico.
Recensione
E' giunto il momento di parlare de "La fattoria degli animali", il che mi lascia un po' perplessa, non tanto perché non so cosa dire, ma non so come dirlo. Certo, non mi è possibile fare una recensione come le solite, ma è più altro una sorta di commento al libro. Per libri che sono già stati investiti del titolo di "classico" (moderno o meno), quello che si può fare è esprimere le proprie opinioni a riguardo.
Inizio dicendovi che non sapevo cosa aspettarmi da questo libro. Conoscevo la storia solo a grandi linee e ho deciso di leggerlo in primis perché mi è sempre stato presentato come un grande romanzo del Novecento per il suo messaggio e per gli anni in cui è stato scritto, inoltre perché Orwell mi aveva già conquistata con "1984".
Dopo questa premessa, entriamo nel vivo del commento.
Gli animali della Fattoria Padronale, il cui proprietario è il signor Jones, decidono di ribellarsi e di diventare padroni di loro stessi. La fattoria cambia quindi nome, diventando la Fattoria degli Animali. I maiali, gli animali più intelligenti, assumono il ruolo di guida. Stabiliscono i turni di lavoro e riposo per tutti gli animali, le razioni di cibo. I principi dell'Animalismo, la forma di governo che vige nella fattoria, vengono condensati in sette comandamenti, scritti in grandi lettere bianche sulla parete del granaio principale. Ma i maiali impongono passo passo il loro potere, finché Napoleone non diventa il capo assoluto della Fattoria, portando la società da lui creata al degenero. La libertà tanto agognata dagli animali e ottenuta con fatica viene cancellata dalla loro stessa guida. Napoleone è davvero differente dal loro precedente padrone?
Animalismo e Comunismo
Napoleone |
Se dovessi trovare una parola per descrivere questo libro, penso che userei "illuminante". Orwell usa gli animali, proprio come Fedro ed Esopo, come metafora per narrare la sua storia inserendo, come è solito, una morale.
La bandiera della Fattoria degli Animali |
Ma come fanno le cose a degenerare? Si parte da intenti positivi e propositivi, da buona volontà, impegno e fiducia gli uni negli altri. Dove l'uguaglianza e la libertà non sono parole vuote, ma qualcosa di tangibile, dove gli animali sono Felici. Tutto questo paradiso degenera, inesorabilmente.
Dopo aver eliminato un alleato diventato scomodo, Napoleone, diventato dittatore della fattoria, inizia la sua opera di propaganda, nascondendo la verità agli altri animali. L'uguaglianza e la libertà stanno scomparendo, ma non tutti se ne rendono conto e i maiali si allontanano sempre di più dagli altri abitanti della Fattoria. Vivono nella casa padronale, commerciano con gli uomini, arrivando ad una vera e propria trasformazione fisica. Fino ad arrivare ad una tragica conclusione, ben riassunta dal settimo comandamento dell'Animalismo, dopo essere stato modificato:
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri.
Quello che posso dirvi è: leggetelo. Magari potrà non piacervi, magari ne rimarrete entusiasti, in ogni caso penso che sia una lettura che tutti debbano fare.
Voto: 5/5
(voto abbastanza scontato e quasi inutile)
Non vi ho svelato la fine del libro, basta pensare che Orwell si è ispirato alla Storia, quella reale. Spero di avervi dato, piuttosto, un'idea di quello che vi aspetta.
"Circe" di George Grosz |
Tanto per fare la criticona, la Mondadori sta rinnovando tutta la collana "Classici moderni" e, secondo me, il nuovo stile delle copertine non è il massimo, molto meglio quello vecchio. Qui di seguito la nuova copertina, certo il mulino centra con la storia, ma il quadro di Grosz fa tutto un altro effetto.
Se l'avete letto, cosa ne pensate? :)
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