Questa è una rubrica a cadenza settimanale, creata dal blog americanoShould Be Reading. Come la maggior parte delle rubriche, anche questa è una sorta di giochino per poter condividere con tutti ciò che stiamo leggendo. Le regole sono molto semplici:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo in una pagina a caso
- Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
- Attento a non fare spoiler!
- Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto
- Condivido uno spezzone di una parte del libro già letta, perchè non vorrei avere degli spoilers io stessa!
E visto che i questa settimana piena di studio non ho iniziato nulla di nuovo, per non sbagliare, ecco un altro pezzettino da "Delitto e castigo". Spero di finirlo questa settimana, visto che sono in pausa dall'università (e dallo studio!)
"Il mozzicone di candela, che si spegneva a poco a poco nel candeliere contorto, illuminava debolmente quella misera stanza, nella quale l'assassino e la prostituta, per una strana combinazione, s'erano uniti nella lettura del libro eterno."
(pagina 254)
Questo non è un teaser scelto a caso, ma una frase che mi ha colpito particolarmente durante la lettura :)
Quali sono i vostri teaser di questa settimana?
Quali sono i vostri teaser di questa settimana?
Stay tuned! :)
2 commenti:
Io ancora non ho avuto il coraggio di cimentarmi con "Delitto e castigo", nonostante l'abbia acquistato da un bel po'.
Aspetto di sapere cosa ne pensi, son curioso! ^^
Ecco il mio teaser:
Alla luce della luna ispeziono il contenuto del cestino da picnic che giace ai miei piedi.
Quattro lattine di gazzosa?
Ci sono.
Forchette e coltelli di plastica?
Ci sono.
Piatti di plastica?
Ci sono.
Tovaglioli di carta?
Ci sono.
Manette (se le cose dovessero mettersi male)?
Ci sono.
Catena da caviglia (se le cose dovessero mettersi molto male)?
Ci sono.
Accetta (se le cose dovessero mettersi molto, ma molto male)?
C'è.
Cervelli freschi?
Ovvio.
Sorrido, richiudo il cestino stringendo bene le cinghie, e gli do un colpetto finale sopra. Le nuvole coprono la luna, ma grazie alla mia nuova supervista da zombi, ebbene sì, riesco ancora a vedere bene. (Be', a dire il vero, ogni cosa vira un tantino sul...giallo. Poco male, dopo un po' ci si abitua.)
da "Gli zombi non piangono" di Rusty Fischer
Ti dico, Matteo, è veramente bello. Dostoevskij sa scrivere. I suoi personaggi hanno un'introspezione psicologica che fa paura. E' comunque un romanzo dell'Ottocento, quindi meno scorrevole di quelli attuali, ma anche molto più ricco. Non ci sono più gli scrittori di una volta ;)
Posta un commento