martedì 15 maggio 2012

Recensione: Hunger Games

Hunger Games
Suzanne Collins
Titolo originale: The Hunger Games
Pagine: 376
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 14,90

Trama
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

AutriceLa sua carriera inizia nel 1991, scrivendo sceneggiature per programmi televisivi per bambini. La sua notorietà si deve per la trilogia di "Hunger Games", sua prima fatica letteraria, che l'ha resa celebre in tutto il mondo.

Recensione
Finalmente ho letto "Hunger Games". Aveva destato la mia curiosità nel 2009, quando era uscito, poi era scomparso dalla circolazione e non ero riuscita a comprarlo. Complice l'uscita del film, "Hunger Games" ha invaso gli scaffali delle librerie e dei supermercati.
Non voglio anticipare molto della trama, perchè è meglio scoprire tutto durante la lettura ;)

Katniss Everdeen è la protagonista di questo romanzo, primo volume della fortunata trilogia, il cui ultimo volume è uscito questi giorni. La ragazza abita nel Distretto 12 dello stato di Panem, dove un tempo si trovava il Nord America. Ogni anno la capitale del Paese, Capitol City, organizza i "Giochi della fame", gli Hunger Games, per ricordare la rivolta avvenuta tempo prima contro la città. Gli Hunger Games non sono altro che un reality all'ultimo sangue in cui i Tributi, 24 ragazzi (dodici femmine e altrettanti maschi), lottano per sopravvivere: l'ultimo superstite sarà il vincitore. Ognuno dei dodici Distretti invia un ragazzo e una ragazza, tra i dodici e i diciotto anni, sorteggiati tra tutti i giovani che abitano nel Distretto.

Katniss Everdeen sarà il Tribuno femminile del Distretto Dodici, il più povero di tutta Panem, quello dal quale si estrae il carbone. La ragazza è forte, deve affrontare il pericolo tutti i giorni per poter sopravvivere e aiutare la madre e la sorella. Siamo abituati a vedere le protagoniste dei romanzi young adult degli ultimi tempi come ragazze indifese che devono essere salvate. "Hunger Games" si differenzia perchè è un romanzo di avventura, distopico, ben scritto, adatto ad un pubblico maschile e femminile, senza distinzioni. La Collins ha uno stile di scrittura molto scorrevole, seppur narrato in prima persona, non mancano dettagli e descrizioni, che arricchiscono la narrazione senza però appesantirla. Ho letto il romanzo tutto d'un fiato perchè finalmente ho trovato qualcosa di nuovo. Non posso negare che sono un'amante del genere e che "Hunger Games" non può leggere il confronto con le classiche distopie, bisogna comunque ricordarsi che è una storia raccontata e dedicata ad un pubblico giovane.

Vorrei sottolineare come "Hunger Games" sia un perfetto esempio di quello che i Romani chiamavano contaminatio. La contaminatio era una tecnica usata dai drammaturghi latini, i quali prendevano come modello le opere greche, arricchendole e modificandole. Non esisteva il plagio e, secondo me, questa tecnica ben si addice al romanzo. La Collins prende qualcosa da tutte la maggiori distopie, da "1984" a "Il mondo nuovo", fino a "Il Signore delle mosche". I ragazzi mandati in sacrificio, ricordano le fanciulle e i fanciulli mandati ogni anno come dono nel labirinto del Minotauro (in "Hunger Games" abbiamo l'arena), la ferocia e la violenza che contraddistinguono, seppur in maniera più mite, i giovani protagonisti de "Il Signore delle mosche". Non si può non pensare a "Il mondo nuovo", dove il popolo è distratto per non fargli pensare alla sua situazione. In questo caso gli Hunger Games ricordano alla popolazione di Panem qualcosa che non deve più succedere, la rivolta dei Distretti contro Capitol City. E infine, la metafora del Grande Fratello, resa celebre da Orwell nel suo "1984", pervade tutto il romanzo: Hunger Games è un reality, i ragazzi sono ripresi dalle telecamere ogni momento della giornata.
Non vorrei star qui a dibattere sulla somiglianza tra "Battle Royale" e ""Hunger Games". Il romanzo giapponese non l'ho ancora letto, cosa che mi piacerebbe comunque fare, e quindi non mi esprimo da questo punto di vista.

In conclusione, posso consigliare "Hunger Games" a tutti quelli che vogliono leggere un romanzo appassionante e ben scritto, ricco di avventura con personaggi ben delineati. Se "Hnger Games" dovesse piacervi (molto facile come cosa), avvicinatevi alle distopie elencate nella recensione, non ve ne pentirete!

Voto: 4/5

La trilogia di Hunger Games è composta da:
- Hunger Games (2009)
- La ragazza di fuoco (2010)
- Il canto della rivolta (15 maggio 2012)

Avete letto "Hunger Games", cosa ne pensate?
Stay Tuned! :)

6 commenti:

Matteo ha detto...

Bella recensione!! :)

Mamma mia, vedo che HG sta piacendo proprio a tutti! :)

Luigi87 ha detto...

ottima recensione..io ho visto solo il film e non è male

Babol ha detto...

La settimana scorsa ho comprato il libro, dopo aver visto il film.
Non l'ho ancora letto, ovviamente, quanto alla pellicola però non è stata male come avevo invece temuto. L'unica cosa, spero che l'hunger game in sé sia più appassionante nel romanzo, perché nel film è paradossalmente la parte più moscia, banale e poco emozionante...

Olivia ha detto...

Grazie Matteo e Luigi per i complimenti! :) Io il film non l'ho ancora visto, spero di farlo a breve.

@Babol, la parte degli Hunger Games mi è sembrata ben scritta. Senza aver visto il film sono riuscita ad immaginarmi gli ambienti nell'arena e anche gli altri Tributi.

Tiziana ha detto...

Stavolta passo, non sono un'amantre del genere e inoltre devo dire che questa storia, leggendo la trama, mia ha messo una particolare angoscia. Non vedrò nemmeno il film.

SilviaLeggiamo ha detto...

Ciao Olivia, ho finito da poco Hunger Games e stavo a caccia di opinioni quando sono finita sul tuo blog. Molto carino! Per il libro a me è piaciuto un po' meno, adesso sono curiosa di vedere il film!