martedì 18 settembre 2012

Recensione: The Giver - Il donatore

The Giver - Il donatore
Lois Lowry
Titolo originale: The Giver
Pagine: 256
Casa editrice: Giunti Y
Prezzo: € 9,90

Trama
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando...

Autrice
Lois Lowry è una scrittrice statunitense e prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata fotografa e giornalista. L'autrice inserisce nei suoi libri sempre argomenti molto impegnativi e di riflessione, come l'Olocausto, il razzismo, le malattie terminali e l'omicidio. Con "Il donatore" e "Conta le stelle" ha vinto il prestigioso premio Medaglia John Newbery.

Recensione
“The Giver” viene presentato come un nuovo classico moderno, uno dei libri più censurati nelle scuole statunitensi degli ultimi anni. Abile manovra pubblicitaria o fondo di verità?

“The Giver” è stato scritto da Lois Lowry nel 1993, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1995 e ripubblicato dalla Giunti (collana Y) nel 2010. Il romanzo è un distopico, dove non mancano gli elementi caratterizzanti del genere: una società rigidamente controllata, emozioni represse, vite pianificate dalla nascita alla morte. Nella società creata dall’autrice, chiamata semplicemente “Comunità”, manca la figura di un dittatore o di un qualche sistema totalitario esplicito. Il Comitato organizza la vita quotidiana di ogni persona, ma non ci viene presentato in nessun’altra maniera, rimanendo dietro le quinte.

Il protagonista è Jonas, un ragazzino dodicenne che vive pacificamente all’interno della Comunità con la sua famiglia, andando a scuola e fremendo per la Cerimonia dei Dodici, dove gli verrà attribuito il compito che dovrà svolgere durante il resto della sua vita. Qualcosa di inaspettato gli farà però capire come l’Uniformità a cui è stato abituato per tutta la vita non è sempre la cosa migliore. Il lettore scopre insieme a Jonas quello che realmente si cela dietro la vita che tutti conducono grazie ad un personaggio molto particolare, dotato di grande saggezza e conoscenza.

Lo stile scorrevole dell’autrice fa di questo libro una lettura coinvolgente e allo stesso tempo semplice dal punto di vista lessicale. La tematica trattata all’interno della storia non è nuova, in quanto costituisce la base del genere distopico. “1984” o, ancora meglio, “Il mondo nuovo” sono sicuramente molto più incisivi e terribili rispetto a “The Giver”, così come “Il signore delle mosche” dove i protagonisti sono dei ragazzini. In che cosa si differenzia questo romanzo? L’originalità sta nel modo in cui l’autrice elabora la storia e soprattutto il pubblico a cui il romanzo è indirizzato. Coloro che già hanno letto e apprezzato i capisaldi della distopia, rimarranno forse meno colpiti dalle sfumature e dalle atmosfere create dalla Lowry. Il romanzo è però indirizzato ad un pubblico molto giovane, che forse non ha neanche mai sentito parlare di distopia. Potremmo così trovarci di fronte ad un giovane lettore che legge di un mondo perfetto solo in apparenza, dove non tutto quello che sembra realmente è.

Allora viene da dire che come viene presentato il libro, non è solo una manovra pubblicitaria per suscitare curiosità. Dopo aver letto “The Giver” si possono comprendere le ragioni del clamore che il libro ha suscitato in patria.

Voto: 3,5/5

Il libro è consigliato agli appassionati del genere, che troveranno in questo romanzo richiami a “1984” e “Il mondo nuovo”, ma anche a coloro che non hanno mai letto nessun libro distopico. “The Giver” può essere un buon libro per avvicinarsi al genere e soprattutto un buon punto di partenza per riflettere sul sapere, la conoscenza e il potere che custodiscono i giovani.

“Lois Lowry insegna agli adulti che […] trasmettere il sapere è sempre e comunque rischioso. Perché “ogni volta che un ragazzo apre un libro varca la soglia che lo separa dall’Altrove”. Perché ogni volta che gli si racconta una storia, si dà al ragazzo la possibilità di scegliere. Gli si dà la libertà.”

Tommaso Pincio - Dalla prefazione di “The Giver”

“The Giver” è il primo capitolo di una trilogia, gli altri due libri della saga, “La rivincita - Gathering Blue” e “Il Messaggero”, sono stati pubblicati da Giunti nella collana Y rispettivamente nel 2011 e nel 2012.

 

2 commenti:

Matteo ha detto...

Mi fa piacere che sia piaciuto anche a te, a me ha colpito molto.

Sai però che... non è più una trilogia? Sta per diventare una quadrilogia :D Ad ottobre negli USA esce l'ultimo libro, "Son". :)

Io ho già letto il secondo, e anche quello mi è piaciuto molto.
Mi sto trattenendo un po' dal leggere il terzo perché non vorrei poi attendere troppo per il finale...

Olivia ha detto...

Grazie Matteo, non sapevo che stesse per uscire un quarto libro! Gli altri due li prenderò sicuramente perché mi è piaciuto molto come la Lowry ha affrontato i temi contenuti nel libro.