martedì 2 aprile 2013

Recensione: Morire dal ridere

Morire dal ridere
Antonietta Maria Usardi
Pagine: 117
Casa editrice: 0111 Edizioni
Prezzo: € 13,50

Trama
Milano. La famiglia di Vincent e Amelia gestisce da molti anni a Chinatown un negozio per suicidi e nella vita non sembra vedere altro che dolore e sofferenza. Un giorno di ottobre piomba nella pace domestica il nipote, il piccolo Robespierre, amante della vita, che con tutto il candore dell'infanzia si propone un'attenta e scrupolosa opera di ottimistico sabotaggio ai danni dell’attività degli zii.

Autrice
Antonietta Usardi, milanese di nascita, si dedica da anni con passione alla scrittura e si occupa con successo di MilanoMagazine, giornale online dedicato a tutte le novità e a tutti gli eventi in città.
Recensione
L'essere umano e la morte intrattengono da sempre un rapporto ambivalente. La morte è l'opposto della vita, si può avere paura di essa, temerla, provare tristezza e non volerla affrontare. Con la morte però, paradossalmente, ci si convive ed è possibile anche riderci su. Esorcizzare la paura della morte e la morte stessa è una delle vie migliori per parlare di questo tema e il romanzo della Usardi riesce a farlo bene.

Vincent e Amelia sono i proprietari della fiorente attività commerciale "Una volta e per sempre", un negozio per suicidi. Il cliente sarà sempre soddisfatto, che desideri una morte veloce e indolore o scenografica, questo è il posto che fa per loro. Fino a quando non arriva Robespierre.
Il gene rivoluzionario forse sta proprio nel nome. Se il più famoso è uno dei protagonisti della Rivoluzione Francese, il personaggio di questo libro creerà una vera e propria rivoluzione non solo all'interno del negozio degli zii, ma nella vita di tutta la famiglia.
Quando il piccolo arriva non ha intenzione di abbandonare il suo sorriso, il suo ottimismo e il suo buonumore, cosa che sperano di riuscire a fare Vincent e Amelia. D'altronde Robespierre è solo un bambino, darà ascolto agli zii. O forse no?

L'autrice riesce, con tono ironico e brillante, a strappare sorrisi durante la lettura di questa storia macabra. Un libro in bianco e nero dove l'unica macchia colorata è il piccolo Robespierre con il suo pigiamino giallo. Lo stile è semplice e lineare, con una buona caratterizzazione dei personaggi e descrizioni adeguate per riuscire ad immaginarsi alla perfezione il negozio di Vincent e Amelia. Un po' sottotono la caratterizzazione dei figli della coppia, Ernest e Sylvia, che nella storia non hanno un ruolo preponderante.


Il romanzo riesce a trattare in maniera comica un tema delicato come quello del suicidio, senza cadere nel banale. L'autrice riesce a costruire una storia in cui convivono vita e morte, in cui personaggi altamente poco credibili nella realtà, ma convincenti al cento percento nel contesto della storia, subiscono un'evoluzione.
Per passare un po' di tempo in compagnia di personaggi bizzarri e situazioni tragicomiche, "Morire dal ridere" è il romanzo che fa per voi che già dalla copertina fa respirare appieno le atmosfere della storia.

Voto: 3/5

A parte la famiglia Addams, che penso verrà in mente alla maggior parte delle persone che leggeranno questo libro, a me ha ricordato anche "La bottega dei suicidi" (da cui è tratta l'altra immagine del post). "La bottega dei suicidi" è un film d'animazione realizzato dal francese Patrice Leconte (2012) tratto dal romanzo "Le Magasin des suicides" dello scrittore francese Jean Teulè (2007). La trama è simile, ma non avendo visto il film, né letto il libro non posso fare alcun confronto.

Il libro è acquistabile anche su libreriauniversitaria.it a questo link.

3 commenti:

Z. ha detto...

anche a me ha ricordato la trama del "negozio dei suicidi" ma non ho letto ancora il libro, umpf...va bè non importa, terrò comunque presente la tua opinione...ciao!

Anonimo ha detto...

Come sai cara ho letto questo libro mesi fa e ho provato le tue stesse sensazioni. Il libro è semplice, nonostante parli della complessità di suicidio e morte. Si legge bene e l'autrice è riuscita a parlare di un argomento così complicato senza scadere nel banale o esagerare con la comicità.
Sono contenta sia piaciuto anche a te :)

Sara.88 ha detto...

Ciao Olivia! Come hai potuto leggere anche nella mia recensione il libro è piaciuto anche a me, un pò meno mi è piaciuto scoprire che la storia esisteva già... non so quanto effettive somiglianze ci siano ma la trama è identica e questo mi lascia molto perplessa!!!