giovedì 31 gennaio 2013

Speciale Oscar 2013: Approfondimento categorie


Le categorie protagoniste di questa puntata riguardano essenzialmente l'aspetto visivo, tutto ciò che ci fa brillare gli occhi quando guardiamo il film. Sto parlando delle categorie che premiano il Miglior trucco e acconciatura, i Migliori costumi, la Miglior scenografia, e i Migliori effetti speciali.

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
Questo Premio venne istituito per la Cerimonia del 1981 e dall'edizione di quest'anno è stato cambiato il nome della categoria. Fino al 2012, infatti, veniva premiato solo il trucco, ma da questa edizione è stata aggiunta anche la dicitura relativa all'acconciatura. In questa categoria vengono nominati solamente tre film.
Hitchcock
"Hitchcock" di Sacha Gervasi ha ricevuto l'unica nomination in questa categoria. Per il film sono stati nominati  Howard Berger, Peter Montagna e Martin Samuel. Berger ha già vinto un Oscar nella stessa categoria nel 2005 "Le Cronache di Narnia: Il leone, la strega e l'armadio", mentre Samuel è alla sua terza nomination. Il primo capitolo della nuova trilogia di Peter Jackson conquista in questa categoria la sua prima nomination. Per "Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato" sono stati nominati Peter Swords King, Rick Findlater e Tami Lane. King è alla sua seconda nomination, ma ha già vinto un Oscar nella stessa categoria nel 2003 grazie a  "Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re". Anche Lane ha già ricevuto un Oscar, nel 2005 insieme a Berger per il primo film tratto dalla saga delle Cronache di Narnia.
Ultimo nominato è il musical-kolossal di Tom Hooper, "Les Misérables" con candidati Lisa Westcott e Julie Dartnell. La Westcott è alla sua terza nomination dopo quelle ricevute nel 1997 per "Mrs. Brown" e l'anno successivo per "Shakespeare in Love".

MIGLIORI COSTUMI
La prima nomination per questa categoria va a Jacqueline Durran, costumista di "Anna Karenina". La Durran è un'altra artista che ha stretto un sodalizio con Wright, il regista del film, avendo ricevuto anche per i due precedenti lavori dello stesso ("Orgoglio e pregiudizio" ed "Espiazione") la nomination in questa categoria. Paco Delgado è il candidato per "Les Misérables" ed è alla sua prima nomination, lo stesso vale per  Joanna Johnston, candidata per l'ultimo lavoro di Spielbeg, "Lincoln".
Eiko Ishioka
Entrambi i lavori cinematografici che nel 2012 hanno portato Biancaneve sul grande schermo hanno ricevuto una nomination per i costumi. Eiko Ishioka è stata nominata per "Biancaneve", mentre Colleen Atwood per "Biancaneve e il cacciatore". La Ishioka ha già vinto un Premio Oscar nella stessa categoria nel 1993 per "Dracula di Bram Stoker", sfortunatamente la costumista è però venuta a mancare nel gennaio 2012. Colleen Atwood è la vera veterana di questa categoria, con tre Premi Oscar alle spalle, è alla sua decima nomination.

MIGLIOR SCENOGRAFIA
Questa categoria, partendo dall'edizione attuale, è stata ribattezzata Oscar al miglior design. I nominati per questo Premio si dividono in Art Decorator e Set Decorator. Per "Anna Karenina" è stata nominata come Art Decorator Sarah Greenwood e Katie Spencer come Set Decorator. Lavorando insieme, entrambe hanno ricevuto le stesse nomination (questa è la quarta). Anche in questo caso abbiamo la prova che per Wright "squadra vincente non si cambia": per gli ultimi tre film del regista, le due donne hanno sempre ricevuto la nomination in questa categoria.
Lo Hobbit: Un viaggio
inaspettato
Dan Hennah (AD), Ra Vincent e Simon Bright (entrambi SD) sono i nominati per "Lo Hobbit: un viaggio inaspettato". Hennah è alla sua quinta nomination, tutte derivanti da lavori svolti con Peter Jackons. Ha vinto un Oscar in questa categoria per l'ultimo capitolo della trilogia del Signore degli Anelli come Set Decorator. Vincent è alla sua prima candidatura, mentre Bright alla seconda.
Eve Stewart è alla sua seconda nomination ed è candidata quest'anno come Art Decorat per "Les Misérables" insieme ad Anna Lynch-Robinson (SD). Per "Vita di Pi" sono stati nominati David Gropman (AD) e Anna Pinnock (SD). Entrambi sono già stata nominati in questa categoria, ma finora nessuno dei due è riuscito a portarsi a casa la statuetta. Ultimo film candidato è "Lincoln" con Rick Carter come Art Decorator e Jim Erickson come Set Decorator. Carter ha collaborato già più volte con Spielberg e a vinto il Premio Oscar in questa categoria nel 2010 per "Avatar", questa è la sua quarta nomination. Jim Erickson è invece alla sua seconda candidatura.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Questa è la categoria che ci trasporta in mondi fantastici e su pianeti lontani. Grazie alle magie degli effetti speciali, è possibile vedere al cinema cose che abbiamo solo immaginato ma che grazie alla tecnologia digitale (e non solo) ci sembrano veramente reali. Quest'anno troviamo candidati cinque film che trovano negli effetti speciali il punto di forza della pellicola.
Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton e R. Christopher White sono candidati per "Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato", che grazie agli effetti speciali ha portato lo spettatore ancora una volta nella Terra di Mezzo. Joe Letteri è alla sua settima nomination e ha già vinto il Premio in questa categoria quattro volte. Eric Saindon, sebbene abbia già lavorato come supervisore degli effetti speciali in importanti produzioni (tra cui "Avatar" e la trilogia de "Il Signore degli Anelli"), è alla sua prima nomination, come David Clayton. White è invece alla sua seconda candidatura.
Vita di Pi
Dalla Terra di Mezzo all'oceano, il secondo film nominato è "Vita di Pi". A parte Bill Westenhofer, già premiato con l'Oscar nel 2007 per gli effetti speciali de "La bussola d'oro", gli altri candidati, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott, sono alla loro prima nomination. Per l'unica nomination di "The Avengers", che ha portato sullo schermo i supereroi di casa Marvel, sono candidati Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams e Dan Sudick. Sirrs ha vinto l'Oscar per gli effetti speciali di "Matrix" ed è alla sua terza nomination. Prima nomination per White e Willians e terza per Sudick, che ancora non ha portato a casa la statuetta. Anche "Prometheus" ha ottenuto un'unica nomination e grazie ai suoi effetti speciali ha portato gli spettatori nell'universo sconfinato. I candidati sono Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley e Martin Hill, tutti alla loro prima candidatura ad eccezione di Wood, che ha già vinto l'Oscar per gli effetti speciali de "La bussola d'oro". Ultimo film candidato in questa categoria è "Biancaneve e il cacciatore", in lizza per la statuetta ci sono Cedric Nicolas-Troyan, Philip Brennan, Neil Corbould e Michael Dawson. Ad eccezione di Corbould, che ha vinto l'Oscar per gli effetti speciali de "Il Gladiatore" nel 2000 ed è alla terza nomination, gli altri candidati non sono mai stati nominati prima al Premio.

Si conclude anche il terzo approfondimento dedicato ai candidati ai prossimi Oscar. Lasciatevi incantare dalle magie che fanno questi artisti e scegliete il vostro favorito per la notte del 24 febbraio!

mercoledì 30 gennaio 2013

WWW Wednesday #37


Questa è una rubrica settimanale, creata anch'essa dal blog americanoShould Be Reading. Per partecipare a questo giochino bisogna rispondere a tre domande, per poter condividere con tutti le nostre letture. 

  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
  • What do you think you’ll read next? (Quale libro pensi sarà la tua prossima lettura?)

What are you currently readung? (Cosa stai leggendo?)
Sto leggendo "L'ora di Middle  Dawn" di Simona Barugola (quasi finito) e "I miserabili" di Hugo.

 

What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
Durante la settimana non ho terminato nessun libro, ma sono andata avanti un po' con la lettura de "I miserabili".

What do you think you’ll read next? (Quale libro pensi sarà la tua prossima lettura?)
Il prossimo libro sarà "Come il vento tra i capelli" di Lorenza Bernardi, che mi è finalmente arrivato e non vedo l'ora di iniziare!


Quali sono le vostre letture di questa settimana?
Stay Tuned! :)

martedì 29 gennaio 2013

Teaser Teusday #37


Questa è una rubrica a cadenza settimanale, creata dal blog americano Should Be Reading. Come la maggior parte delle rubriche, anche questa è una sorta di giochino per poter condividere con tutti ciò che stiamo leggendo. Le regole sono molto semplici:

  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Aprilo in una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
  • Attento a non fare spoiler!
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto
Aggiungo una mia piccola regolina 
  • Condivido uno spezzone di una parte del libro già letta, perché non vorrei avere degli spoiler io stessa!


"Con mano tremante, Andy tirò fuori lo specchio dalla camicia e lo mostrò a Merlino. Una piccola figura, all'interno, prese a saltare e a urlare con gioia "I Portatore è salvo! Ritrovato! Il Portatore ha ritrovato il Guardiano! Il Portatore è salvo!"."

(pagina 51)

Quali sono i vostri teaser di questa settimana?
Stay tuned! :)

lunedì 28 gennaio 2013

Curiosando: "L'ora di Middle Dawn" di Simona Barugola

Da un po' di tempo qui sul blog mancavano delle segnalazioni dedicati ad autori emergenti. Il libro che vi presento oggi mi è stato gentilmente inviato dall'autrice per farne una recensione.
Simona Barugola con questo romanzo, pubblicato nel 2010, è al suo esordio letterario. Ringrazio tantissimo Simona e inizierò a leggere il romanzo stasera stessa. Vi lascio con la scheda del libro e la trama, nel caso possa interessarvi.

L'ora di Middle Dawn
Simona Barugola
Pagine: 143
Casa editrice: EdiGiò
Prezzo: € 16,00

Trama
L’Ora di Middle Dawn è un libro di fantasia. Contiene la magia, l’avventura, la lotta. Ma non contiene elementi che sono propri del fantasy. Non vi sono elfi, folletti, gnomi. Come non vi sono mostri malvagi da combattere. Solo la magia anche se non citata mai direttamente. La storia si svolge a Middle Dawn, un paese steso su una collina e toccato dal lago omonimo. L’ambientazione è quella odierna. Il protagonista è Andy, un ragazzino di 12 anni che ha vissuto senza radici. Ha perso il padre e la madre continua a spostarsi da un luogo all’altro fuggendo da tutti e da tutto ciò che la spaventa. Solo quando si troverà costretta a tornare a Middle Dawn, alla casa della madre, Andy riuscirà a mettere radici.
A Middle Dawn Andy troverà finalmente degli amici, Roddy e sua sorella Gail. Insieme a loro affronterà la sua avventura. Come in ogni libro fantastico che si rispetti, ai “buoni” si contrappongono sempre i “cattivi”, Andy infatti troverà degli avversari pronti a osteggiarlo nel suo cammino di crescita: i Predoni antagonisti dei Conservatori. In questa continua lotta Andy scoprirà di non essere un semplice ragazzino ma una persona davvero speciale. Egli è infatti il Portatore di un bene ambito dai Predoni e difeso dai Conservatori. Andy inoltre comprenderà di essere detentore di un potere speciale, che non è un potere magico, bensì umano: la capacità di entrare in empatia con gli altri e di non farsi guidare dai pregiudizi.
Durante la sua avventura Andy conoscerà un alleato davvero importante: Merlino, il ‘mago’. Merlino possiede i poteri magici, ma non è una incarnazione del ‘mago Merlino’. È solo frutto di una omonimia con cui lui stesso gioca, e la sua vera attività è quella di pasticcere. La storia si svolge attorno a un magico orologio. L’orologio non può essere distrutto, ma non può essere messo in funzione. Andy è la chiave che potrebbe alterare l’ordine naturale delle cose, far muovere l’orologio e modificare il senso del tempo. Sarà quindi costretto a combattere contro i Predoni, che desiderano modificare il tempo per creare la loro fortuna, mentre i Conservatori intendono mantenere integro il passato e il futuro. In questa disperata lotta Andy verrà a conoscenza di un’importante verità: per agire sul nostro futuro, per creare la nostra fortuna o sfortuna, occorrono la nostra volontà e la nostra convinzione. Siamo noi a decidere, a fare, a impegnarci.


Questa settimana... #40


Buongiorno a tutti i lettori! Questo lunedì si sta tingendo di bianco: qui da me sta nevicando abbastanza fitto e fa atmosfera. La mia settimana sarà ancora dedicata allo studio in previsione dell'esame di martedì prossimo, ma il blog non perderà certo i suoi aggiornamenti. Voglio ringraziare nuovamente tutti voi, che diventate sempre di più! :)
Come vi avevo già detto nel post di mercoledì, la settimana passata non ho pubblicato Teaser Tuesday per lasciare spazio alla recensione di "Delitto e castigo".
Ecco gli appuntamenti di questa settimana:

Lunedì: Curiosando: "L'ora di Middle Dawn"
Martedì: Teaser Tuesday #37
Mercoledì: WWW Wednesday #37
Giovedì: Speciale Oscar 2013: Approfondimento categorie
Venerdì: Book af the Month #10
Domenica: Wish List #26


Nell'approfondimento di questa settimana andremo ad indagare i candidati alle categorie di Miglior trucco e acconciatura, Miglior scenografia, Migliori effetti speciali e Migliori costumi.

Buona settimana! :)
Stay Tuned!

domenica 27 gennaio 2013

Wish List #25


Il libro di cui voglio parlarvi oggi è molto particolare. E' molto più famoso il film che ne è stato tratto del libro. "The Prestige" è infatti un film del 2006 diretto da Christopher Nolan con interpreti Christian Bale, Hugh Jackman e Scarlett Johansonn. Un grandissimo film, con una storia eccezionale, così come gli attori. Il romanzo non era reperibile in italiano fino a quando non è stato pubblicato anche nel nostro Paese verso la fine del 2012. Nonostante conosca la storia del film a memoria, mi piacerebbe molto leggere il romanzo.


"The Prestige", Christopher Priest
Nel 1878 due illusionisti, Angier e Borden, si scontrano dietro le quinte di un sensazionale prodigio. Da quel momento la loro vita è segnata: in una ragnatela di trappole e sotterfugi arriveranno entrambi all'apice del successo, piegheranno la realtà al loro volere per cercare ognuno la rovina dell'altro, senza accorgersi di inseguire, allo stesso tempo, la propria distruzione. La presentazione, il colpo di scena, il trucco: questi i tre elementi attraverso cui si dispiega il romanzo. Angier reputa Borden colpevole della morte della moglie e fra i due inizia uno scontro a colpi di tradimenti. Si contenderanno i teatri, la bella Olivia e i segreti dei loro numeri. Ma ciò che interessa loro veramente è scoprire il più grande fra i trucchi: il trasporto umano. Per realizzarlo Angier si rivolge a Tesla, personaggio enigmatico che mescola sapere scientifico e dimensione fantastica.

Qualche nuova entrata nella vostra WL? :)

Recensione: Il viaggio del veliero

Il viaggio del veliero
C.S. Lewis
Titolo originale: The Voyage of the Dawn Treader
Saga: Le Cronache di Narnia #5/7
Pagine: 193
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 20,00 (saga completa)

Trama
Terra 1942 - Narnia 2306. "C'era un ragazzo che si chiamava Eustachio Clarence Scrubb, e se lo meritava." E oltre a ritrovarsi questo nome, Eustachio, a differenza dei suoi cugini Edmund e Lucy, non è mai stato a Narnia. Perciò non poteva immaginare che guardando il quadro di un mare in tempesta, ci sarebbero finiti dentro! Per fortuna il principe Caspian li salverà e li porterà con sé a bordo del dorato Veliero dell'alba, in un lungo viaggio per arrivare alla Fine del Mondo.

Autore
Clive Staples Lewis, in breve C. S. Lewis (Belfast, 29 novembre 1898 – Oxford, 22 novembre 1963), è stato uno scrittore e filologo britannico.
Fu docente di lingua e letteratura inglese all'Università di Oxford, dove divenne amico di J. R. R. Tolkien col quale - insieme anche a Charles Williams ed altri - fondò il circolo informale di discussione letteraria degli Inklings. È noto al grande pubblico soprattutto come autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia.

Recensione
Con "Il leone, la strega e l'armadio" Lewis ci aveva portati nel magico ed incantato regno di Narnia in compagnia dei fratelli Pevensie. Con "Il viaggio del veliero" l'autore ci porta nel più classico degli immaginari fantasy dove non mancano draghi, incantesimi e magie.
Lucy Pevensie è la protagonista assoluta tra i quattro fratelli e se già l'avevamo capito nelle due precedenti avventure che li vedevano protagonisti ("Il leone, la strega e l'armadio" e "Il principe Caspian"), qui ne abbiamo la conferma. Lucy ed Edmund vengono catapultati, insieme al cugino Eustachio, sul Veliero dell'Alba dove trovano il re Caspian, pronti per vivere una nuova magica avventura. Non mancano vecchi amici, come il simpatico e leale topo Ripicì, né di nuovi. Il Veliero dell'Alba è partito alla ricerca di sette lord di Cair Paravel scomparsi durante il regno dell'usurpatore re Miraz e mai più tornati. Durante il loro viaggio la ciurma si troverà ad affrontare avventure inimmaginabili, fino ad arrivare alla Fine del Mondo.

Con la quinta avventura nel Regno di Aslan (scritta per terza nel 1952), Lewis dà i meglio di sé. Peter e Susan, ormai troppo grandi, non affrontano questo ritorno nel regno dove sono stati sovrani, lasciando spazio al personaggio preferito dello scrittore: la piccola e saggia Lucy. Lewis libera la fantasia facendo vivere ai personaggi avventure straordinarie, inserendo sempre il leone Aslan come deus ex machina, pronto a risolvere problemi e a indicare la giusta via.
Con il tipico linguaggio semplice e scorrevole, Lewis riesce a catturare il lettore mostrandogli cose che neanche la mente più fantasiosa sarebbe riuscita ad inventare. Non solo troviamo draghi, tesori incantati e abitanti invisibili, Lewis ci porta alla Fine del Mondo, ci fa conoscere la fine delle stelle, ci trasporta sul Veliero dell'Alba insieme ai personaggi. Come Ulisse, anche il lettore è ormai partito per un viaggio verso l'ignoto e verso i limiti del mondo conosciuto pronto per superarli.
Finora il libro più bello della saga che farà emozionare tutti gli amanti del fantasy, in particolare coloro che sono affezionati al ramo più classico del genere.

Voto: 5/5

venerdì 25 gennaio 2013

1, 10, 100 Follower!

Oh santo cielo! Siamo arrivati a cento follower! C-E-N-T-O!
Io, che mi emoziono ogni volta che vedo quel numero aumentare piano piano, ora che le cifre sono diventate tre... be' sono davvero contentissima!
Ho preso una pausa dallo studio per scrivere un'anteprima veloce e mi trovo questa bellissima sorpresa. Veramente sono già un pochino in trepidazione da quando i follower sono diventati novantanove, perché da lì a cento il passo è breve. Mai però mi sarei aspettata che il fantomatico numero cento sarebbe arrivato così velocemente.
Ogni volta che vedo che qualcuno si aggiunge sono felice perché vuol dire che altri trovano interessante il lavoro che faccio. E' una piccola cosa, ma sono davvero contenta. Quindi vi ringrazio tutti, perché mi spronate a fare ancora meglio quello che faccio.

In uscita: Un'estate di perdizione

Da quando è scoppiato il fenomeno Cinquanta sfumature, sugli scaffali delle librerie hanno iniziato a moltiplicarsi i romanzi (più o meno) erotici, ormai sdoganati. La casa editrice Tre60 ci propone un libro in uscita in contemporanea mondiale.

Un'estate di perdizione
Stephanie Ash
Titolo originale: Sunkissed
Pagine: 256
Casa editrice: Tre60
Prezzo: € 9,90

Data di pubblicazione
31 gennaio 2013

Trama
Per Anna, la proposta è irrinunciabile: trascorrere due mesi a Creta per partecipare a un importante scavo archeologico. Potrebbe essere la svolta della sua carriera e l’occasione giusta per mettere alla prova il rapporto col suo fidanzato storico, Justin, che invece dovrà rimanere a Londra a lavorare per tutta l’estate. Così, senza pensarci due volte, Anna accetta l’incarico, compra il biglietto aereo e, sul volo, conosce Miranda, la ragazza con cui condividerà quella fantastica esperienza, ma che, in realtà, non sembra particolarmente interessata all’archeologia. Miranda infatti le confida di avere chiuso una relazione con un uomo sposato e mette subito in chiaro le sue intenzioni: divertirsi il più possibile! Non appena giunge a Creta, Anna rimane affascinata dall’intenso profumo della calda brezza che soffia sull’isola, dal colore ipnotico del mare e… dagli uomini che incontra. Prima Vangelis, il giovane studioso che ospita nella sua villa i componenti del team di ricerca, un ragazzo dal sorriso irresistibile e dai modi audaci e disinibiti; e poi il direttore degli scavi, William Sillery, un professore anticonformista eppure maniaco del controllo, che dietro lo sguardo magnetico nasconde un bagliore perverso… Con la complicità di Miranda, in quella torrida estate greca, Anna si lascerà coinvolgere in uno stuzzicante gioco di seduzione e ogni sua fantasia – anche la più inconfessabile – verrà soddisfatta. A Londra, però, c’è qualcuno che l’aspetta, e che è disposto a tutto pur di non perderla…

L’autrice 

Stephanie Ash è lo pseudonimo scelto da un’autrice di bestseller inglese tradotta in tutto il mondo.

giovedì 24 gennaio 2013

Speciale Oscar 2013: Approfondimento categorie


Nel secondo approfondimento andremo a scoprire più da vicino i candidati alle categorie che premiano Miglior colonna sonora, Miglior canzone originale, Miglior montaggio del suono e Miglior sonoro.

MIGLIOR COLONNA SONORA
Dario Marianelli
Grandi nomi popolano questa categoria, pluripremiati e plurinominati infatti innalzano il livello della competizione. Il primo a concorrere per la statuetta è anche l'unico candidato italiano, Dario Marianelli, già vincitore del Premio nel 2008 con la colonna sonora di "Espiazione". Quest'anno è in corsa con la colonna sonora di "Anna Karenina" di Joe Wright, regista con il quale sembra aver stretto un sodalizio vincente. Il compositore italiano ha infatti ricevuto la prima nomination nel 2006 per la colonna sonora di "Orgoglio e pregiudizio".
Alexander Desplat è invece alla sua quinta nomination e il prossimo 24 febbraio cercherà di vincerla per la colonna sonora di "Argo" di Ben Affleck. Il compositore francese ha all'attivo solo per il 2012 ben sei colonne sonore. Desplat è considerato uno degli artisti più talentuosi della sua generazione. Mychael Danna è invece alla sua prima nomination con "Vita di Pi" di Ang Lee, per cui ha anche vinto l'ultima edizione dei Golden Globe. Danna è però in lizza anche nella categoria che premia la miglior canzone originale, sempre per il film di Lee. Passiamo così da chi è alla sua prima nomination alla persona vivente che detiene il record di nomination all'Oscar.
John Williams
John Williams, infatti, è stato nominato all'Oscar ben quarantotto volte e quest'anno tenterà di vincere la sua sesta statuetta per la colonna sonora di "Lincoln" di Steven Spielberg. Williams-Spielberg sembra essere un binomio vincente, tre dei cinque Oscar sono stati ottenuti grazie a questa collaborazione, tra cui quello per la colonna sonora di "E.T. l'Extraterrestre". Un altro veterano è l'ultimo della cinquina, Thomas Newman, che per la decima volta viene nominato anche se non è ancora riuscito a riportare nessuna vittoria. Quest'anno è in lizza per la colonna sonora dedicata all'ultima impresa di James Bond, "Skyfall" di Sam Mendes.

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Adele Adkins
"Before my time" è scritta e composta da J. Ralph, canzone che accompagna "Chasing Ice" di Jeff Orlowski, un documentario sugli effetti causati dai cambiamenti climatici. La canzone è cantata da Scarlett Johansson e Joshua Bell. Seth MacFarlene non solo è stato il presentatore delle nomination e lo sarà durante la Cerimonia, ma concorrerà insieme a Walter Murphy all'Oscar per la miglior canzone originale grazie a "Everybody needs a best friend" del film "Ted", scritto e diretto dallo stesso MacFarlene. Terzo nominato è il già citato Mychael Danna che, insieme a Bombay Jayashri, ha scritto e composto "Pi's Lullaby" per il film "Vita di Pi" di Ang Lee. "Skyfall" di Adele Adkins e Paul Epworth, canzone originale per l'omonimo film di Sam Mendes, "Skyfall" appunto, ha vinto anche l'ultimo globo d'oro nella stessa categoria. Ieri è stato annunciato ufficialmente che Adele canterà durante la Cerimonia. Ultima canzone nominata è "Suddenly" di Claude-Michel Schönberg, Herbert Kretzmer e Alain Boublil per "Les Misérables" di Tom Hooper. La canzone è cantata da Hugh Jackman, che nel film interpreta Jean Valjean.

MIGLIOR MONTAGGIO DEL SUONO
Il montaggio del suono si occupa della rielaborazione dell'audio e viene eseguito dopo il montaggio delle scene. Purtroppo per questa categoria ci sono poche informazioni aggiuntive da dare per i non addetti ai lavori, visto che è molto tecnica.
La statuetta per questa categoria è contesa da cinque film che concorrono anche per altri premi. Il primo ad essere stato nominato è "Argo" e i candidati per la vittoria sono Erik Aadahl e Ethan Van der Ryn. Wylie Stateman è già stato nominato nella stessa categoria nel 1990 per il montaggio del suono di "Nato il quattro luglio", quest'anno è candidato per l'ultima fatica di Tarantino, "Django Unchained". Anche per Eugene Gearty non è la prima nomination, era infatti in corsa per la statuetta nel 2003 per il miglior montaggio del suono di "Gangs of New York". Insieme a Philip Stockton è candidato quest'anno per "Vita di Pi". Alla loro prima nomination Per Hallberg e Karen Baker Landers, candidati per "Skyfall", mentre Paul N.J. Ottosson, che quest'anno è candidato per "Zero Dark Thirty", ha vinto il premio nella medesima categoria nel 2010 per "The hurt locker", sempre diretto da Kathryn Bigelow.

MIGLIOR SONORO
In questa categoria, anch'essa molto tecnica, viene premiato il miglior sonoro, valutando il suono maggiormente eufonico durante la fase di registrazione o di mixaggio. I protagonisti di quest'anno sono per lo più vecchie conoscenze. Sono molti infatti che hanno superato le dieci nomination (solo in questa categoria o in generale) e molti anche i pluripremiati. John Reitz e Gregg Rudloff hanno già vinto il Premio Oscar due volte, il secondo dei quali proprio grazie allo stesso film ("Matrix"), ed ora sono alla loro quinta nomination. Insieme a Jose Antonio Garcia, che è invece alla prima, sono in corsa per il miglior sonoro di "Argo". Il vero veterano di questa categoria è pero Andy Nelson, nominato diciassette volte, ha vinto la statuetta dorata nel 1999 per "Salvate il soldato Ryan". Quest'anno è in corsa con due film: insieme a Mark Paterson e Simon Hayes, entrambi alla loro prima candidatura, per "Les Misérables"; insieme a Gary Rydstrom e Ronald Judkins (prima nomination) per "Lincoln".
Gary Rydstrom
Gary Rydstrom ha vinto sette Premi Oscar: quattro per questa categoria e tre per il miglior montaggio del suono. Ha ricevuto, come Nelson, diciassette nomination agli Oscar, ma solo otto per questa categoria. Per "Vita di Pi" sono stati nominati Ron Bartlett, D.M. Hemphill e Drew Kunin. Dei tre solo Hemphill non è nuovo. Egli è infatti alla sua ottava nomination, di cui una vinta nel 1993 per "L'ultimo dei mohicani". L'ultima nomination è per Scott Millan, Greg P. Russell e Stuart Wilson (seconda nomination) che sono in corsa per "Skyfall". Scott Millan ha ricevuto nove nomination per questa categoria, vincendo il premio quattro volte, mentre Greg P. Russell è stato nominato sedici volte, ma non ha ancora vinto nessun Oscar.

In questo approfondimento ci siamo concentrati sull'aspetto del suono e della musica, fondamentali per coinvolgere lo spettatore durante la visione del film. Nel prossimo appuntamento ci dedicheremo all'aspetto visivo.

mercoledì 23 gennaio 2013

WWW Wrdnesday #36


Questa è una rubrica settimanale, creata anch'essa dal blog americanoShould Be Reading. Per partecipare a questo giochino bisogna rispondere a tre domande, per poter condividere con tutti le nostre letture. 

  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
  • What do you think you’ll read next? (Quale libro pensi sarà la tua prossima lettura?)

What are you currently readung? (Cosa stai leggendo?)
Continua la lettura de "I miserabili", ieri alla fine non ho pubblicato Teaser Tuesday perché l'estratto sarebbe stato preso di nuovo da questo libro e volevo dare più spazio alla recensione di "Delitto e castigo".


What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
Ho terminato "Il viaggio del veliero" di C.S. Lewis, quinto libro della saga delle Cronache di Narnia. Davvero una piacevole lettura!

  

What do you think you’ll read next? (Quale libro pensi sarà la tua prossima lettura?)
Penso che inizierò "Come il vento tra i capelli" di Lorenza Bernardi, pubblicato ieri dalla Piemme Freeway.


Quali sono le vostre letture di questa settimana?
Stay Tuned! :)

martedì 22 gennaio 2013

Recensione: Delitto e castigo

"Delitto e castigo"
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Titolo originale: Преступление и наказание
                 (Prestuplènie i nakazànie)
Pagine: 412
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: € 4,90

Trama
Il giovane Raskol'nikov decide di uccidere una vecchia usuraia, ma per lui inizierà una fase di tormento e angoscia che lo porterà quasi alla pazzia.
(La trama è scarna, ma meglio così con i classici, perché il più delle volte le trame "ufficiali" scrivono anche il finale).

Autore
Fëdor Michajlovič Dostoevskij è considerato uno dei maggiori romanzieri e pensatori russi non solo dell'Ottocento, ma di ogni tempo. I grandi romanzi che l'hanno reso celebre sono, tra gli altri, "Delitto e castigo", "L'idiota", "I fratelli Karamazov" e "I demoni".

Recensione
Solo ora, dopo circa due mesi dalla conclusione della lettura, mi metto a scrivere qualcosa riguardo questo capolavoro. Non è perché non avessi mai tempo, alla fine si riesce a trovarne sempre un pochino per fare qualcosa ma scrivere di questo libro mi risulta davvero difficile. Perché? Come si può riuscire a trasmettere solo attraverso un commento le emozioni profonde che mi ha suscitato "Delitto e castigo"? Quando ci si trova a leggere dei classici sembra quasi superfluo aggiungere qualcosa, tante persone il più delle volte maggiormente esperte, hanno parlato, studiato, criticato. Soprattutto la parte più difficile è riuscire a far capire come questo sia un romanzo da leggere, una di quelle storie i cui personaggi sono così reali che al lettore sembra di osservare la scena nell'angolo, per non disturbare.
Nonostante tutto questo, provo a scrivere le emozioni che mi ha suscitato e perché ve ne consiglio caldamente la lettura.

Delitto e castigo. Due parole lapidarie comprendono al loro interno una storia fatta di un insieme di emozioni talmente forti da poter esplodere. Il libro è diviso in sette parti ed è semplice scindere la parte del "delitto" da quella del "castigo".
Rodion Romanovič Raskol'nikov, questo il nome del protagonista del romanzo, decide di uccidere una vecchia usuraia. Così si apre la storia e questo ciò che accade nella prima parte in cui è diviso il racconto. Il "delitto" si compie nei primi capitoli per poi lasciare posto e spazio al "castigo". Un castigo che come un tarlo si insinua nella mente del giovane Rodia, ex studente universitario di San Pietroburgo. Ciò che colpisce il giovane assassino non è un semplice rimorso dell'azione che ha compiuto, ma è un insieme di sfaccettature molto più profondo. E' l'angoscia, il tormento di poter essere scoperto che lo portano ad uno stato quasi di pazzia, facendolo ammalare anche fisicamente. E' così che si evolve il suo personaggio.
Un giovane che inizia la sua caduta, come un turbine che lo spinge sempre più un basso fino a toccare il fondo. Ciò che guida Rodia non è solo l'azione scellerata del momento, ma è un'idea molto più profonda e drastica che viene piano piano svelata nel corso della storia. Gli uomini sono davvero tutti uguali? Qual è la reale distinzione tra bene e male? O gli uomini sono forse divisi in due categorie, quelli ordinari e quelli straordinari?
Si sente l'influenza del pensiero nietzschiano e la teoria dell'oltreuomo che va ad animare il personaggio di Rodia. Un personaggio che sarebbe meglio chiamare uomo, tanto Dostoevskij riesce a descriverlo accuratamente dal punto di vista psicologico. Non siamo semplici spettatori della sua angoscia, ma siamo trasportati dentro la sua mente, tra le sue paure, tra i timori degli occhi della folla. Dostoevskij ci trascina all'interno di brani talmente intensi da mettere i brividi.
Rodia è come una vetta solitaria che si erge in una pianura sconfinata puntellata da personaggi che compaiono e spariscono per centinaia di pagine. Tutto ruota intorno al protagonista i cui incontri non sono mai casuali. Dostoevskij non si limita però a gettare nomi e patronimici tra le righe, ma di ogni personaggio abbiamo un abbozzo della sua psicologia. E anche se non mancano comprimari, come la sorella Dunja e il fedele amico Razumichin, la svolta decisiva avviene con la comparsa di Sonja, condotta alla prostituzione per mantenere la sua famiglia.
Sonja sarà per Rodia la luce. Uno dei capitoli più intensi di tutto il romanzo è proprio quello del dialogo tra questi due personaggi. Così diversi, così simili.

"Delitto e castigo" non è solo questo, si snodano e si intrecciano storie e sottotrame con molti protagonisti che si destreggiano tra le loro vicissitudini. Leggendolo, i patronimici e i cognomi sembrano tutti uguali, i personaggi fanno la loro apparizione e scompaiono, per tornare decine e decine di pagine dopo. Dostoevskij usa spesso i diminutivi che sono completamente diversi dai nomi effettivi, provocando ancora più confusione. Non usa un linguaggio scorrevole e spesso fa profonde digressioni che appesantiscono la lettura.
Non è un romanzo semplice, non è un romanzo "da ombrellone". E' una storia magnifica, unica, di una profondità strabiliante. Quando girerete l'ultima pagina rimarrete senza parole, ma la vostra mente sarà ancora annebbiata a causa della storia che avete appena vissuto.

Spero di avervi fatto capire almeno in parte quello che io ho provato durante la lettura e spero di avervi fatto venire un po' di curiosità nei confronti di questo romanzo.
Sarebbe riduttivo mettere la votazione che solitamente accompagna le mie recensioni, così vi saluto augurandovi buona lettura.

lunedì 21 gennaio 2013

Questa settimana... #39


La settimana non è iniziata nel migliore dei modi, visto che si è aperta con un fantastico esame alle 9. Ora, un bel pomeriggio di pausa da dedicare alla scrittura di recensioni e a bazzicare qua e là tra i vari blog. Da domani si riprende a studiare perché passerò dalla padella alla brace!
Ecco il programma di questa settimana:

Martedì: Teaser Tuesday #37 + Recensione: "Delitto e castigo"
Mercoledì: WWW Wednesday #36
Giovedì: Speciale Oscar 2013: Approfondimento categorie
Sabato: Recensione: "Il viaggio del veliero"
Domenica: Wish List #25

Non mancheranno delle anteprime!


Continua l'avventura alla scoperta dei candidati agli Oscar di quest'anno. Giovedì sarà la volta di Miglior colonna sonora, Miglior canzone originale, Miglior montaggio del suono e Miglior sonoro.

Buona settimana! :)
Stay Tuned!

domenica 20 gennaio 2013

Wish List #24


Si è aggiunto in lista un romanzo che verrà pubblicato la settimana prossima e che in questi ultimi giorni ha invaso i blog. Io non ho letto nulla di questa scrittrice, ma tra la copertina e la trama, sono proprio curiosa di leggere il suo ultimo lavoro!

"Striges. La promessa immortale", Barbara Baraldi
Striges-400E se il tuo amore fosse condannato a ucciderti? Zoe ha gli occhi gialli come quelli di un animale selvatico. Non ci sarebbe nessun problema se fosse un gatto o una civetta, ma non potendo volare via, un giorno ha dovuto imparare a graffiare. Da allora è Zoe la cattiva e i suoi unici amici sono Chloe, perennemente innamorata del ragazzo sbagliato, e il pianoforte. Solo quando si abbandona alle sue note Zoe riesce a riempire il vuoto che ha dentro e a lenire il dolore per la perdita di sua madre, morta in un misterioso incidente. Il suo cuore è una pietra, e Zoe è convinta che non si innamorerà mai. Fino a quando nella sua vita non irrompe Sebastian, un ragazzo dagli occhi di smeraldo capace di strappare il velo che la protegge dal mondo. Eppure Sam, proprietaria della caffetteria Bloody Mary, la mette in guardia: Sebastian è pericoloso, e lei dovrà rinunciare al suo amore. Zoe è disperata: come può ucciderla l’unica cosa che l’abbia mai fatta sentire viva? La risposta è sepolta in un lontano passato, un tempo buio in cui un Inquisitore arse sul rogo la stessa strega che lo infiammò d’amore.

Qualche nuova entrata nella vostra WL? :)

venerdì 18 gennaio 2013

In uscita: Come il vento tra i capelli

La collana Piemme Freeway ci propone per questo primo mese del 2013 un nuovo romanzo firmato da un'autrice italiana. Una storia d'amore circondata dai profumi e dai colori della Provenza.

Come il vento tra i capelli
Lorenza Bernardi
Pagine: 280
Casa Editrice: Piemme Freeway
Prezzo: € 15,00

Data di pubblicazione
22 gennaio 2013

Trama
Siamo all’inizio degli Anni Quaranta, Alix (una ragazzina ricca e un po’ viziata) viene spedita dal padre vedovo a passare l’estate in Provenza dalla sua originale sorella, creatrice di profumi. La ragazza scoprirà un mondo di libertà e affascinante sensualità e si innamorerà di Mathieu, il figlio del giardiniere. Un amore dolce e romantico che verrà interrotto dallo scoppiare della seconda guerra mondiale e dalla partenza per il fronte del ragazzo. I due vivranno separati finché il caso, o forse il destino, li farà ritrovare…

Autrice
Lorenza Bernardi lavora da tempo nel mondo editoriale. Dopo aver fatto l’editor, si è dedicata alla scrittura: il suo romanzo di esordio, pubblicato in Freeway, è stato "Vorrei che fossi tu". Grande appassionata di sport, pratica assiduamente karate (di cui è stata campionessa italiana, europea e mondiale) e triathlon (finisher Ironman Zurigo 2006).

Estratto
Mathieu pedalava e intanto annusava l’odore dei capelli di Alix: sapevano di sale e di mandorle. Una folata di vento fece sì che i capelli della ragazza volassero davanti agli occhi di Mathieu. Lui si mise a ridere e li scostò con delicatezza. Sentendo la sua mano sulla testa, Alix si voltò a guardarlo. Il sole le illuminò il viso in un modo gentile, facendo risaltare i suoi lineamenti delicati.
Mathieu frenò di colpo.
– Scusami per quello che sto per fare.
Con una mano le circondò la nuca e l’attirò a sé. Le loro bocche si incontrarono in un bacio lungo e dolcissimo.
Quando Mathieu si staccò rimase a pochi centimetri dal viso di lei. Alix si toccò le labbra, gli occhi leggermente socchiusi. – Ti perdono. – Sorrise. Poi gli prese il viso tra le mani e questa volta fu lei a baciarlo. 

giovedì 17 gennaio 2013

Speciale Oscar 2013: Approfondimento categorie


In questo primo dei sei approfondimenti dedicate alle categorie andremo ad osservare più da vicino i candidati al premio di Miglior corto, Miglior corto animato, Miglior corto documentario e Miglior documentario.

MIGLIOR CORTO
I film candidati per questa statuetta provengono da terre lontane, dalla Somalia all'Afghanistan, e trattano temi drammatici. I temi centrali di questi cortometraggi sono la ricerca di un futuro migliore e la realizzazione dei propri sogni, senza dimenticare i drammi personali e un pizzico di sovrannaturale.

"Asad" si svolge in Somalia, in un villaggio di pescatori devastato dalla guerra. Il ragazzo protagonista deve decidere se rassegnarsi ad una vita di pirateria o scegliere la vita di un pescatore onesto. Bryan Buckley, sceneggiatore e regista del corto, ha utilizzato un cast formato esclusivamente da rifugiati somali. E' stato ispirato dalle storie dei rifugiati somali che ha incontrato durante i suoi viaggi in Kenya e Sudan con le Nazioni Unite.


"Buzkashi Boys" di Sam French è uno dei primi film narrativi girato interamente a Kabul, con una troupe composta da occidentali e afgani. Protagonisti di questo corto sono due amici che lottano per realizzare i loro sogni, sullo sfondo di un drammatico Afghanistan contemporaneo e dello sport nazionale buzkashi (un brutale polo giocato con una capra morta).




Protagonista di "Curfew", diretto da Shawn Christensen, è il giovane Richie che, sull'orlo del suicidio, riceve una telefonata dalla sorella per fare da baby-sitter alla nipotina Sophia. La bambina potrebbe essere la scintilla di cui Richie ha bisogno per ritornare a galla.






Tom Van Avermaet ha scritto e diretto "Death of a shadow" (Dood van een Schaduw) in cui Nathan Rijckz, un defunto soldato, è intrappolato in un limbo tra la vita e la morte. Qui raccoglie le ombre di uomini e donne per poter riacquistare la possibilità di una seconda vita per poter rivedere una ragazza, conosciuta poco prima della morte.





Scritto e diretto dal canadese Yan England, "Henry", narra la storia di un eccezionale pianista, l'Henry del titolo, la cui vita è stata gettata in subbuglio dalla scomparsa della moglie Maria.








MIGLIOR CORTO ANIMATO
Come sempre questa categoria riserva delle chicche veramente eccezionali. Si parte con "Paperman" di John Kahrs, corto in bianco e nero figlio della Disney, che al cinema ha preceduto la proiezione di "Raplh Spaccatutto". Ambientato negli anni Cinquanta racconta la storia di un ragazzo che, recandosi al lavoro, incontra una bellissima ragazza. Convinto che sia la sua anima gemella,dovrà cercare di attirare la sua attenzione dalla finestra dell'ufficio solo con fogli e fantasia.
David Silverma ci presenta invece un personaggio molto noto e amato. La protagonista di "The longest daycare" è infatti Maggie Simpson, che all'asilo nido, sottoposta ad una macchina che vede il futuro, viene catalogata come "nulla di speciale". Abbandonata a se stessa incontra il bambino con il monociglio, suo acerrimo nemico.
Una produzione indipendente ha invece dato vita a "Adam and Dog" di Minkyu Lee che vede protagonista un cane giocherellone che esplora il mondo appena creato, trovando il primo uomo. La rosa si arricchisce con due corti girati in stop-motion. "Fresh guacamole" di PES racconta la storia di un cuoco che usa ingredienti insoliti per preparare una ciotola di guacamole. L'ultimo corto in lizza è "Head over heels", diretto da Timothy Reckart, narra le vicende di Walter e Madge che dopo anni di matrimonio si sono separati: lui vive sul pavimento e lei sul soffitto.

    

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Storie drammatiche e toccanti sono le protagoniste della categoria dedicata al miglior corto documentario.
"Inocente" è il corto documentario incentrato sulla vita di una giovane artista che, grazie alla sua determinazione, è riuscita a portare avanti il suo sogno. Il colore è la sua rivoluzione nei confronti di un passato oscuro, segnato dalla violenza e da una vita senza certezze. Diretto da Sean Fine. In "Kings Point" di Sari Gilman, invece, i protagonisti sono cinque anziani che vivono in una tipica pensione resort americana in Florida. "Mondays at racine" di Cynthia Wade si concentra su un salone di bellezza un po' particolare, si tratta infatti di un salone per donne a cui è stato diagnosticato il cancro.
Con il film diretto da Kief Davidson, "Open Heart", ci spostiamo in Africa, precisamente al Centro Salam di cardiochirugia di Emergency, dove otto bambini ruandesi si sottopongono a un delicato intervento al cuore. Tra i chirurghi presenti al Centro Salam troviamo anche Gino Strada, fondatore di Emergency. L'ultimo candidato per questa categoria è "Redemption" di Jon Alpert, incentrato sugli inscatolatori di New York City.

MIGLIOR DOCUMENTARIO
I film documentari candidati in questa edizione toccano temi molto attuali e drammatici. Si inizia con "5 broken cameras", resoconto in prima persona della resistenza non violenta di Bil'in, un villaggio della Cisgiordania, minacciato dallo sconfinamento degli insediamenti israeliani. E' stato girato quasi interamente dall'agricoltore palestinese Emad Burnat, che ha acquistato la prima telecamera nel 2005 per filmare la nascita del figlio. Il film è stato montato dallo stesso Burnat e dal regista israeliano Guy Davidi, che ha strutturato l'intero lungometraggio intorno alla distruzione violenta delle telecamere del palestinese. Il film ha seguito l'evoluzione della famiglia di Burnat e del suo villaggio per cinque anni. Dalla stessa zona geografica proviene anche "The gatekeepers" del regista Dror Moreh, che racconta la storia dello Shin Bet israeliano dal punto di vista di sei ex capi del servizio segreto israeliano della sicurezza interna, soffermandosi anche sul ruolo che l'intelligence israeliana ha avuto nell'ambito della sicurezza dalla Guerra dei sei giorni ad oggi.
"How to survive a plague" di David France documenta l'attivismo di pazienti sieropositivi dei movimenti ACT UP e TAG, che hanno portato ad un radicale cambiamento nella percezione sociale dell'Aids. Hanno portato all'identificazione di nuove cure e medicine organizzando sperimentazioni cliniche sugli stessi pazienti. Queste scoperte riuscirono a salvare la vita a moltissime persone.
Kirby Dick dirige invece "The invisible war", un documentario indagine sull'epidemia di stupro all'interno delle forze armate statunitensi ai danni delle soldatesse. Il film mette in luce le drammatiche cifre di uno dei segreti meglio conservati d'America: è più probabile che una donna soldato venga stuprata da un commilitone che uccisa dal fuoco nemico.
Ultimo film candidato in questa categoria è "Searching for sugar man" diretto da Malik Bendjelloul. Sixto Rodriguez, dopo una breve promettente carriera musicale, scompare senza lasciare traccia. Diverse voci cercano di trovare una spiegazione alla sua scomparsa, fin quando due fan non si recano in Sudafrica.

Searching for Sugar Man Poster

Termina qui il primo approfondimento. Le categorie minori, che spesso non vengono neanche citate, hanno avuto il giusto spazio e ora, grazie ad una migliore conoscenza dei candidati, è possibile scommettere anche sulla vittoria di questi film. Avete già qualcuno in mente?