lunedì 23 gennaio 2012

Recensione: Canto di Natale

Canto di Natale
Charles Dickens
Titolo originale: A Christmas Carol
Pagine: 139
Casa editrice: Giunti (collana BIG)
Prezzo: € 6,50

Trama
La vigilia di Natale, il vecchio Scrooge, taccagno e avido, riceve la visita del socio Marley, morto anni prima. Mettendolo in guardia, lo avverte della visita di tre spiriti: quello del Natale passato, presente e futuro. Scrooge viaggerà per la Londra addormentata, rivivendo esperienze passate, osservando quello che accade nel presente e ciò che accadrà nel futuro. Storia nota, raccontata con grande maestria dallo scrittore inglese.

Autore
Charles Dickens è divenuto celebre per i suoi romanzi sociali (Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili) ed è considerato uno dei più grandi romanzieri di tutti i tempi, nonchè uno dei più popolari.

Recensione
Immaginatevi quell’atmosfera natalizia comprendente un bell’albero decorato, il fuoco nel camino, la neve che scende e che continua a coprire di bianco il paesaggio che riuscite a scorgere dalla finestra. Immaginate un bel pupazzo de neve costruito nel giardino di casa, voi che siete comodamente seduti in una morbida poltrona verde davanti al camino con i piedi allungati su un tavolinetto davanti a voi. Una bella coperta scozzese sulle gambe a tenervi caldo e una tazza di cioccolata fumante vicino alla lampada che vi illumina il libro che state leggendo. Se volete, aggiungete un gatto che miagola e si mette a riposare vicino al camino. Con questo spirito mettetevi a leggere “Canto di Natale” di Charles Dickens.

Se non avete niente di tutto ciò, non limitatevi, immaginate e leggete con questo spirito. Questo romanzo (breve) è la prima opera che ho letto dell’autore londinese e mi sembrava doveroso farlo. Primo perché non avevo ancora letto nulla di Dickens, secondo perché eravamo e Natale e non avevo mai letto la storia di Scrooge. Quando leggevo, mi immaginavo Scrooge un po’ come Zio Paperone (spero che abbiate visto da piccolini il “Canto di Natale di Topolino”) e un po’ come il personaggio interpretato da Jim Carrey (che, devo dire, è un film molto fedele al libro). Dickens interviene spesso e volentieri nella narrazione, ma lo fa in maniera così pulita, semplice, che vi accompagna in quello che sta succedendo, illustrandovi ciò che accade e sembra quasi chiedervi un parere. Dickens, maestro nella caratterizzazione dei personaggi, non perde occasione di descrivere ogni dettaglio del protagonista del romanzo.

È una storia che ha molto da insegnare. Scrooge è l’archetipo del taccagno, dell’avido di denaro, dell’egoista che alla fine si redime, diventando buono. A Scrooge viene data una seconda possibilità, dopo che Marley, il suo socio in affari, è costretto a vagare in catene. I tre spiriti del Natale, accompagnano Scrooge in questa metamorfosi spirituale e caratteriale, mostrandogli tutto ciò che ha perso in questi anni, tutto quello a cui ha rinunciato.

È una storia da leggere nel periodo natalizio, che può coronare tutta l’atmosfera che pervade quei giorni. A Natale siamo tutti più buoni, anche Scrooge lo è diventato!

Voto: 5/5

Nota: Io non ho nessun camino, non ho un giardino perché abito in un palazzo, né una poltrona verde o un gatto. Ah, e quest’anno non ha neanche nevicato. Però ecco, questa mi sembra l’atmosfera migliore per leggerlo! :)

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