giovedì 26 gennaio 2012

Recensione: Stryx - Il Marchio della Strega

Buonpomeriggio! Oggi vi propongo la recensione del libro "Stryx - Il Marchio della Strega" dell'esordiente Connie Furnari. Ringrazio moltissimo l'autrice per avermi mandato il suo romanzo!

Stryx - Il Marchio della Strega
Connie Furnari
Pagine: 292
Casa editrice: Edizioni della Sera (collana Spade d'Inchiostro)
Prezzo: € 12,00

Trama
Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem.
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti.
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.


Autrice
Connie Furnari è nata a Catania, il 6 Dicembre del 1976. Si è laureata in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe dell’infanzia. Ha vinto numerosi premi con le sue poesie e ha pubblicato racconti in diverse antologie. Scrive per la rivista on line Fantasy Planet e aderisce a numerosi siti letterari. Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica. Scrive fiabe per bambini, fantasy, urban fantasy e paranormal romance.

Recensione

Mettiamo subito in chiaro. Non sono una di quelle che va matta per urban-paranormal-pseudo-fantasy. Mi sono fermata alla saga della Meyer (che poi mi ha un po’ delusa) e forse un paio d’altri. Cosa centra tutto ciò? Per dirvi di dimenticare vampiri, licantropi, angeli e compagnia bella. Qui si parla di streghe.

Sarah e Susan Sawyer sono due sorelle e sono due streghe. All’apparenza sembrano due normali adolescenti di diciassette e sedici anni, ma in realtà ne hanno più di trecento a testa. Tornano a Salem, la cittadina divenuta famosa per la caccia alle streghe alla fine del Seicento, per cercare di vivere una vita all’apparenza normale. Ma il pericolo è dietro l’angolo.

La storia inizia come tanti romanzi che si leggono in questo periodo: con il trasferimento delle protagoniste in nuova città. Non manca l’ambientarsi in una nuova scuola, la cotta per un ragazzo carino, però… è tutto diverso! Non ci sono smielature all’interno della storia. Le due protagoniste sono delle ragazze forti, ben caratterizzate, più di quanto ci si aspetti. Sarah, all’interno del libro, è un’adolescente che rispecchia la realtà, a parte il fatto che è una strega.
La parte magica della storia è trattata dall’autrice con originalità, ma allo stesso tempo rispettando i canoni classici, tutto quello che ci si aspetta da una strega è presente nel libro (forse troppo, compresa una scopa volante). L’utilizzo della magia è usato in maniera diversa dalle due protagoniste per sottolineare, ancora una volta, la loro diversità in tutto e per tutto, ma allo stesso tempo il forte legame che le lega.
Molto interessante e ben scritta è la parte del passato, che ci racconta quello che hanno vissuto le sorelle Sawyer. Troviamo Sarah e Susan nel 1685 e più si va avanti a leggere, più la storia prende forma, congiungendosi, finalmente, alla fine quando al lettore vengono svelati tutti i retroscena della vicenda.
I personaggi che incontriamo nella storia sono tutti ben caratterizzati, non sono piatti e anonimi, ma ognuno è distinto da una sua personalità. Anche i personaggi secondari hanno qualcosa che emerge, che ce li fa ricordare e non passano sottotono come capita in molti libri di questo genere. L’autrice ci presenta i personaggi attraverso le loro azioni e i loro comportamenti, non per mezzo di banali descrizioni. Personaggi misteriosi, buoni, malvagi, pervadono il romanzo amalgamandosi in una miscela che non stona mai.

È l’esordio narrativo per questa giovane autrice italiana e secondo il mio parere ha fatto centro. Non ho mai trovato la storia banale o scontata, è nuova, ricca di colpi di scena. È un bel romanzo autoconclusivo, non dobbiamo aspettare anni prima di sapere come vada a finire la storia. Consiglio il romanzo in particolare agli amanti del genere che non saranno sicuramente delusi, anzi! E da non-appassionata del genere, lo consiglio a coloro che vogliono leggere una bella storia di streghe e magia.

Voto: 3,5/5

Nota: Prossimamente, solo per i lettori di "Appoggiato sul Comodino", l'intervista a Connie Furnari!
Stay Tuned!

1 commento:

Luigi87 ha detto...

bella recensione..complimenti