martedì 20 novembre 2012

Recensione: L'ultimo lupo mannaro in città

L'ultimo lupo mannaro in città
Guido Quarzo
Pagine: 76
Casa editrice: Salani
Prezzo: € 7,50

Trama
La storia di un vecchio lupo mannaro, ormai sdentato e inoffensivo, che durante una notte passa d'incontro in incontro (un barista, un vagabondo, un benzinaio, un ragazzo, tutti più o meno coinvolti in ricordi che riguardano la simbologia del lupo), nel tentativo di recuperare le forze ritrovando coloro che un tempo credevano nelle favole. Ma proprio perché ormai i bambini di un tempo sono cresciuti e le hanno dimenticate, il lupo si sente debole e inerme. Soltanto una bambina sfuggente e misteriosa (una Cappuccetto Rosso che non ha più paura di lui) sarà capace di consolarlo.

Autore
Guido Quarzo è nato a Torino nel 1948, si è laureato in pedagogia, e da oltre vent'anni insegna in una scuola elementare; inoltre si occupa di teatro e scrive libri per bambini e ragazzi. Nel 1995 ha vinto il Premio Andersen, il massimo riconoscimento della letteratura per ragazzi.

Recensione
Lo strampalato motivo per cui mi sono messa a leggere questo libro è davvero molto semplice. Nell'alfabeto esiste la lettera Q ma, per qualche strano motivo, di autori con la Q non se ne trovano (a parte Quasimodo). Cercando e frugando tra i libri in casa ho trovato questo, che è un libro per ragazzi ed essendo l'unico che corrispondeva alla ricerca, l'ho inserito nella Sfida dell'alfabeto che quest'anno perderò.

Il romanzo è molto breve (76 pagine) ma è più complesso di quanto sembri. Il vecchio signor Lupo ha smesso di fare il lupo mannaro e spaventare i bambini e la notte ora può dormire. Nonostante questo, insonne, inizia a girovagare per la città incontrando una serie di strani personaggi, dal barista al benzinaio e nessuno si ricorda dove l'ha visto per la prima volta.
Il personaggio del Lupo è malinconico: si trascina per le strade chiedendosi dove sono finiti i bambini che un tempo mangiava. Ci sono ancora i bambini che credono nelle favole? Fa la sua comparsa una strana bambina (con un cappuccio rosso) che saltella di qua e di là, accompagnando il signor Lupo nella sua passeggiata sotto la luna.

Lo stile semplice e scorrevole, adatto per i piccoli lettori, rivela una storia più profonda e complicata per i lettori più "maturi". Se un bambino può trovare divertenti le descrizioni che Quarzo fa degli strampalati personaggi, una volta cresciuto il lettore riesce invece a percepire le sfumature del carattere di questo vecchio lupo che passeggia per la città, insonne. I bambini non hanno più paura dei lupi? Lupo si trascina stancamente per la città in cerca di se stesso e troverà una risposta alle sue domande solo dialogando con quella strana bambina che un tempo, più forte e veloce, avrebbe sicuramente mangiato in un boccone.

Un libro abbastanza filosofico, mi sembra quasi difficile considerarlo un libro per ragazzi. Al termine della lettura mi ha lasciato molto dubbiosa, posso definirla una lettura interessante. Sicuramente i più piccoli non comprenderanno tutte le sottigliezze che Quarzo inserisce nel racconto.

Voto: 3,5/5

Stay Tuned! :)

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