sabato 3 novembre 2012

Recensione: L'inquietante urlo del silenzio

L'inquietante urlo del silenzio
Francesca Napoli
Pagine: 54
Casa Editrice: Butterfly edizioni
Prezzo: € 6,50

Trama
Emy è una ragazza ricca e intelligente e nutre una segreta ambizione: scoprire i segreti che si nascondono dietro il volto imperscrutabile del destino. La sua passione, però, la condurrà ai limiti della follia e, una volta accompagnata dai suoi parenti in una casa di cura, non resterà che il silenzio a riempire le sue giornate. Tuttavia, l'ospedale psichiatrico mostrerà presto il suo volto: morti sospette, medicine dall'aspetto ambiguo e, soprattutto, il ripetersi del numero tredici, il numero di Lucifero. Tra mistero e magia oscura, Francesca Napoli guida la sua protagonista al di là del confine tra la vita e la morte per poi svelare ciò che ognuno di noi porta dentro di sé: il potere indistruttibile e salvifico dell'amore.

Autrice
Francesca Napoli è nata il 16 luglio del 1992 e abita a Villabate, in provincia di Palermo. Si diploma al liceo classico con la tesina: “Serendipità: fortunato accidente”. E’ iscritta alla facoltà di Lettere e Filosofia ed è da sempre appassionata di lettura, musica e scrittura. “L’inquietante urlo del silenzio” è il suo primo libro.

Recensione
Se nel scrivere delle recensioni bisogna essere obiettivi nel bene e nel male, per mettere subito in chiaro le cose, quella di oggi sarà una recensione negativa. Come vi ho già anticipato ieri, la lettura peggiore del mese di ottobre è stata proprio "L'inquietante urlo del silenzio", ora è giunto il momento di approfondire il perché di questa scelta e dare il mio giudizio sul libro.

Innanzitutto, come avrete potuto notare, questo libro aspetta di essere recensito da un paio di settimane. La motivazione principale non è la mancanza di tempo, tant'è vero che sono comparse varie recensioni qui sul blog, ma è stato difficile scrivere questa recensione in particolare. Le recensioni negative in questo anno di attività si possono contare sulle dita della mano, mi sembra quindi giusto spiegare per bene le motivazioni del mio parere (visto che il libro mi è stato inviato dall'autrice stessa).

Il libro, più che un romanzo, è un racconto lungo dove, ahimè, si riscontrano gravi salti logici e incongruenze nella trama. Si inizia con un prologo promettente in cui la ragazza, voce narrante del romanzo, annuncia di essere morta. Questo suscita nel lettore curiosità: come sarà mai morta questa giovane?
Inizialmente abbiamo una descrizione della ragazza, che ci viene presentata come intelligente e curiosa, educata, rispettosa della famiglia. Ha un fidanzato, Andrea, e due care amiche. All'apparenza è una ragazza normale, come tante altre, all'improvviso però Emy, la protagonista, ha un irrefrenabile attrazione nei confronti dell'esoterico e della magia. Vede Atena, la dea greca della sapienza, ma nessuno le crede e, presa per pazza, viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Qui, tutto è strano: strane ripetizioni del numero 13 da tutte le parti e l'impossibilità di comunicare con l'esterno.

Il punto è che nella narrazione il tutto è abbastanza confuso. In primis non si spiega la comparsa di Atena. Di punto in bianco a protagonista vede la dea che le parla. Si interessa alla magia e all'esoterismo anche se la sua famiglia è sempre stata quasi soffocante nei suoi confronti con corsi di bon ton e simili. All'interno di queste 54 pagine si trovano anche incongruenze con le stesse date (sono andata a controllare) cui la protagonista fa riferimento. Repentini cambi di carattere e di comportamento che sfuggono al patto narrativo.  Vista la brevità dell'opera, a mio parere poteva essere fatto un lavoro decisamente più accurato, almeno per salvare la storia che sarebbe potuta essere interessante se sviluppata (decisamente) meglio.

Voto: 1/5

Alla prossima! :)

2 commenti:

Camilla P. ha detto...

E' difficile scrivere recensioni negative, soprattutto quando il libro ti è stato inviato dall'autore stesso. Mi sembra che tu sia stata oggettiva (per quanto sia possibile esserlo, parlando di narrativa) e che ti sia impegnata per scriverla al meglio, quindi ti faccio i complimento :)

Olivia ha detto...

Grazie Camilla :) Ho cercato di spiegare al meglio le ragione del mio giudizio.