venerdì 18 novembre 2011

Recensione: Il nipote del mago

Ciao a tutti, lo so che non ho ancora postato la rubrica del venerdì, ma sapete, non so quanto riuscirò a star dietro alle scadenze, ma farò del mio meglio. Penso che la posterò domani, abbiate fiducia!
Questa sera ho il piacere di recensirvi un libro che ho finito due giorni fa: "Il nipote del mago" di C.S. Lewis.

Il nipote del mago
C.S. Lewis
Titolo originale: The magician's nephew
Pagine: 153
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 20,00*

*Il prezzo riportato è quello della mia edizione, che è quella accorpata, pubblicata in occasione dell'uscita al cinema del primo film della serie. In commercio esistono edizioni singole dei libri.

Trama:
Quando Polly e il suo nuovo amico Digory decidono di esplorare la soffitta di zio Andrew, non sospettano certo che lui sia un mago. Soprattutto non sanno che, grazie al potere di un anello, quella stanza scomparirà e si ritroveranno nel silenzio ovattato e nella luce verde che filtra dai rami fitti della Foresta di Mezzo. Saltando tra uno stagno e l'altro alla ricerca di nuovi mondi (e di un modo per tornare a casa), incontreranno sul loro cammino la malvagia strega Jadis, per terminare con la conoscenza del leone Aslan.
È il meraviglioso regno di Narnia ai suoi albori, molti anni prima che Lucy tocchi la maniglia dell'armadio magico...

Autore:
Clive Staples Lewis, in breve C. S. Lewis (Belfast, 29 novembre 1898 – Oxford, 22 novembre 1963), è stato uno scrittore e filologo britannico.
Fu docente di lingua e letteratura inglese all'Università di Oxford, dove divenne amico di J. R. R. Tolkien col quale - insieme anche a Charles Williams ed altri - fondò il circolo informale di discussione letteraria degli Inklings.
È noto al grande pubblico soprattutto come autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia.

Recensione:
Sono tornata in un periodo fantasy e quindi piacevolmente leggo libri che aspettano nella mia libreria da vario tempo (anni), ma siccome sono amici silenziosi, che non si lamentano non mi sento troppo in colpa. Oddio, un pochino sì. Comunque, ho deciso di leggere le Cronache di Narnia. Ora sono al secondo libro e ho deciso che quando avrò finito il ciclo completo, realizzerò una sorta di speciale per parlare bene bene bene di tutto il ciclo di romanzi, dell'autore e della storia. Ora, iniziamo con la recensione al primo libro.


Digory e Polly sono due bambini normali, che giocano all'aperto, che vogliono fare gli esploratori, come tutti i bambini almeno una volta hanno fatto. Quando, per un'esplorazione non molto ben riuscita, Digory e Polly arrivano nello studio segreto dello zio di Digory, lo zio Andrew, tutto cambia. Inizia la vera avventura.
"Il nipote del mago" è il primo dei sette libri che compongono il ciclo delle "Cronache di Narnia", in cui viene narrato l'antefatto, ciò che ritroveremo nei libri successivi, partendo dalla creazione stessa del mondo di Narnia. Il romanzo viene presentano come un libro per ragazzi, ma a parer mio è molto di più. Come ogni opera letteraria degna di questo nome, oltre al primo livello di lettura (e cioè la storia di Digory e Polly in sè per sè), ne esiste uno più profondo.
Il narratore (onnisciente) ci accompagna nella lettura, non esitando commenti o specifiche, chimandosi in causa in prima persona. Ci presenta i personaggi, ci mostra i buoni e i malvagi, fa tutto quello che un narratore farebbe per accompagnare al meglio un bambino nella lettura di questo romanzo e nell'esplorazione di quest'avventura. Lewis descrive magistralmente i paesaggi senza mai appesantire la narrazione. Leggendo il romanzo non si hanno dubbi, chiudendo gli occhi si riesce a vedere la Foresta di Mezzo, Fragolino, lo zio Andrew e la strega Jadis. Lo stile è scorrevole, semplice, essendo indicato ad un pubblico giovane, ma mai banale. I personaggi sono caratterizzati e non stereotipati, anche se ritroviamo i capisaldi che contraddistinguono ogni categoria (buoni, cattivi, aiutanti...).
Devo ammettere che la storia è semplice, ma bella. Ci si affeziona, è una favola. Come quelle che ci raccontavano da bambini, dove gli animali parlavano, dove il buono vince sul cattivo. Non sono certo io che, con la mia recensione e il mio giudizio, posso andare ad influenzare ciò che tanti hanno già detto su quest'autore e sulla sua opera, ma mi piacerebbe condividere con voi il fatto che questa (bella) storia è genuina, semplice, fantasiosa. Probabilmente è come vi immaginate che possa essere: un racconto per bambini adatto a tutte le età.

Volendo dire solo due parole sul secondo livello di lettura, che approfondirò maggiormente nello Speciale, si riscontra un parallelismo che non è assolutamente velato, con il Cristianesimo. Il leone Aslan è descritto come una sorta di Dio Creatore, si ritrovano i temi della tentazione, del peccato. Il fatto stesso che gli esseri umani vengono chiamati "figli di Adamo e figlie di Eva" e la Mela della Vita. Lewis sembra dare una sorte di insegnamento inconsapevole ai suoi giovani lettori e far fare una riflessione ai suoi lettori "meno giovani", una comparazione tra il mondo reale e quello di Narnia.

In conclusione, posso solo dire che consiglio questo romanzo a tutti, bambini e meno bambini, figli di Adamo e figlie di Eva. Penso che sia una bella favola che valga davvero la pena di essere letta.

Voto: 5/5

Il ciclo delle Cronache di Narnia si compone di sette romanzi:
  1. Il nipote del mago (1955)
  2. Il leone, la strega e l'armadio (1950)
  3. Il cavallo e il ragazzo (1954)
  4. Il principe Caspian (1951)
  5. Il viaggio del veliero (1952)
  6. La sedia d'argento (1953)
  7. L'ultima battaglia (1956)

Sperando che la recensione vi sia piaciuta,
a presto!

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